Le cure per la ritenzione idrica

Farmacia Comunale

La ritenzione idrica è un disturbo che interessa circa il 30% delle donne ed è caratterizzato da un non adeguato smaltimento dei fluidi dai tessuti. In sostanza, i liquidi ristagnano in alcune parti del corpo come gambe, addome, cosce e mani, comportando un fastidioso senso di gonfiore e pesantezza. Scopriamo i migliori rimedi per combattere la ritenzione idrica.

Ritenzione idrica: cos'è e cosa comporta

La ritenzione idrica è la tendenza a trattenere liquidi nell'organismo. Nemica delle donne, è causata da uno squilibrio alimentare, da una dieta ipocalorica povera di proteine e da uno stile di vita sedentario. Tuttavia, il disturbo è anche legato a problemi ormonali, cardiocircolatori, renali, a fattori genetici e all'assunzione di alcuni farmaci tra cui chemioterapici, antidepressivi e i comuni FANS.

La ritenzione idrica interessa perlopiù gli arti inferiori ma anche pancia, mani, seno e viso. Il fenomeno comporta una fastidiosa sensazione di gonfiore che aumenta a fine giornata dando tregua solo dopo una notte di sonno rigenerante.

Il disturbo cronico può limitare le capacità motorie, causare mal di testa, aumento di peso, riduzione del flusso urinario, problemi gastrointestinali o inappetenza. Inoltre i tessuti sono poco elastici, la pelle è tesa, gli arti inferiori risultano doloranti e soggetti a formicolii.

Trattamenti per contrastare la ritenzione idrica e drenare i liquidi in eccesso

Per curare in via del tutto definitiva la ritenzione idrica bisogna partire dalla causa e quindi sottoporsi a controlli specifici. Supponendo, invece, che si tratti di un disturbo temporaneo può essere utile:

• praticare della regolare attività fisica prediligendo le lunghe passeggiate in spiaggia (magari a piedi nudi) oppure in montagna. Ottimo anche il nuoto, il ciclismo e l'acqua gym da svolgere almeno 2-3 volte la settimana per almeno 30-40 minuti. È bene evitare sport come sollevamento pesi, spinning e corsa veloce perché, essendo responsabili della probabile formazione di acido lattico, potrebbero aggravare i sintomi del disturbo. Dopo qualsiasi attività comunque, è consigliato eseguire degli esercizi di stretching che, abbinati a sessioni di controllo respiratorio da effettuare a gambe alzate stimolano il ritorno venoso e l’eliminazione delle tossine prodotte dall'organismo;

• bere molta acqua, evitando bibite gassate o zuccherate. Un valido aiuto proviene anche dalla natura: sotto consiglio medico è possibile introdurre nella dieta di tutti i giorni il succo di mirtillo capace di rafforzare i capillari, riducendo i disturbi legati ad una cattiva circolazione. Ottimo anche l'ananas, ricco di principi attivi, perché stimola la circolazione sanguigna ed elimina le tossine;

• assumere delle tisane dall'effetto diuretico a base, ad esempio, di ortica, dente di leone, equiseto, anice, carciofo, pungitopo, ippocastano, iperico o ibisco. Naturalmente, per non correre inutili rischi è opportuno consultare il medico curante e seguire le indicazioni dell'erborista;

• seguire una dieta povera di sodio. Lo squilibrio tra quest'ultimo e il potassio è una delle principali cause della ritenzione idrica;

• aumentare il consumo di agrumi e verdura di stagione (soprattutto quella dal sapore amaro come cicoria, radicchio, indivia belga, cime di rapa). Prediligere gli alimenti ricchi di fibre, in modo da migliorare la regolarità intestinale soprattutto in caso di stipsi.

• indossare delle calze elastiche, qualora il medico curante dovesse ritenerlo necessario. A compressione e specifiche per vene varicose sono reperibili in farmacia in diverse misure e colori.

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